17 mag 2022

Solidarietà e conoscenza: la comunità Bocconi risponde all'emergenza in Ucraina

Un conflitto in cui ci sentiamo così coinvolti può generare tante reazioni diverse. Non c’è probabilmente un modo giusto e uno sbagliato: ciò che è in nostro potere, in quanto Community, è cercare di dare un contributo con quello che sappiamo far meglio.

Ricordando che Bocconi continua a sostenere la raccolta fondi per l’Ucraina organizzata congiuntamente da Croce Rossa, UNHCR e UNICEF (https://dona.unhcr.it/campagna/emergenza-ucraina/), ci teniamo ad evidenziare alcune importanti iniziative già messe in campo da membri attivi della nostra Community.

Partiamo dalla storia di Riccardo Cavanna, cinquantunenne imprenditore di Novara e orgoglio di Bocconi Alumni Community. Siamo nei primi giorni di guerra e un amico con una fabbrica di biscotti in Ucraina gli comunica che stanno destinando parte della loro produzione ai soldati al fronte e che comunque la popolazione ha bisogno di generatori, medicine e attrezzature mediche. Riccardo pensa dunque di coinvolgere altri amici, gli Alumni della Leva'89, il moto club di Novara ei cittadini del suo quartiere per una raccolta di beni di prima necessità. Nell’articolo non c’è solo la bellezza della sua umanità, che ha consentito di riportare otto donne in Italia, ma anche le amare vicende di chi approfitta della guerra con episodi di sciacallaggio (per saperne di più, clicca su questo link). 

Un’altra storia di speranza viene dall’iniziativa dell’Ethica Club di SDA Bocconi. Come dichiara Alessandro Polledro, membro attivo del club, “far parte della Community Bocconi significa anche avere amici che ci sono nei momenti difficili, quando c’è bisogno di diffondere amore, solidarietà e incoraggiamento”. Ecco che il club ha mobilitato Alumni, studenti, professori, personale di staff ed exchange student raccogliendo in pochi giorni 4 quintali tra pasta e riso, più di 1.000 scatole di alimenti conservati, oltre a medicine, giocattoli, coperte e molto altro ancora (per saperne di più, clicca su questo link).

Di natura diversa, ma altrettanto necessaria, la creazione di UASI (Ucraina Supporto e Informazione), l’unità appena nata in seno al Bocconi Lab in European Studies (BLEST) per iniziativa di Alumni, docenti e studenti e sostenuta dalla Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi. L’obiettivo prefissato da UASI è quello di offrire un supporto a rifugiati ucraini, ONG e istituzioni italiane che stanno affrontando l’emergenza. Tra le iniziative in essere, la redazione di materiale utile a coloro che fuggono dal conflitto e arrivano in Italia: piccole guide digitali in tre lingue (italiano, ucraino e russo) di supporto agli individui e alle amministrazioni per orientarsi nel complesso labirinto amministrativo e legale (per saperne di più, clicca su questo link). 


Per una visione più tecnica sul conflitto, che possa aiutare a barcamenarsi tra i mutati equilibri del nostro attuale contesto geopolitico, “Via Sarfatti 25” offre diversi contributi dei docenti dei dipartimenti Bocconi (Scienze Sociali e Politiche, Studi Giuridici, Economia, Management e Tecnologia).

Per una lettura storica “Il passato geopolitico del presente” di Andrea Colli (Dip. di Scienze Sociali e Politiche) spiega le tre ossessioni storiche e geopolitiche che guidano le azioni della leadership russa: essere alla guida di una panregione, sentirsi costantemente sotto minaccia esterna e volontà di radicare il futuro della geografia russa nella storia (per saperne di più, clicca su questo link).

Altra lettura storica quella di Tamas Vonyo (Dip. di Scienze Sociali e Politiche) che, attraverso la storia dell'Europa orientale e l'eredità degli imperi multietnici, ci aiuta a spiegare l'invasione russa nel suo “La guerra in Europa orientale: l’aldilà dell’impero”. Secondo Vonyo, va assolutamente ricordato come, al contrario dell’Europa occidentale, quella orientale abbia sofferto di conflitti violenti molto più frequentemente, per più anni e con conseguenze molto più devastanti negli ultimi cento anni (per saperne di più, clicca su questo link).

Non solo geopolitica, ma anche filosofica è l'analisi del conflitto operata da Massimo Morelli (Dip. di Economia) e Umberto Platini (Dip. di Scienze Sociali e Politiche) che rileggono il contesto attuale nel quadro del realismo classico tratto da Tucidide e la sua guerra del Peloponneso. Partendo da strumenti concettuali appartenenti alla scelta razionale, “Razionalizzare Putin” cerca di districare la rete di incentivi e meccanismi strategici che hanno portato alla situazione attuale (per saperne di più, clicca su questo link). 

Per la lettura di queste e altre preziose testimonianze dei professori e della comunità Bocconi sul conflitto nel cuore dell’Europa, vi invitiamo a visitare il sito di ViaSarfatti25.